mercoledì 18 gennaio 2017

POST TRISTE

Che giornata, una giornata assurda, proverò a raccontarvi quello che è successo e che ancora, purtroppo, accade a casetta mia, nella mia vita e nella vita di tutti noi aquilani. Mi scuso per i vari errori di battitura che potrò fare ma sto scrivendo con il cellulare.. il computer non l'ho portato con me, non ho portato nemmeno un altro paio di pantaloni..
Partiamo da ieri sera. Una serata come tante ma estremamente piena di tutto ciò che rende felice una famiglia: il camino acceso, la neve che iniziava a cadere, i bimbi felici perché il sindaco aveva appena annunciato la chiusura delle scuole, milk il film, tutto tranquillo, e pieni di aspettative per il giorno dopo siamo andati a dormire.

Ci siamo svegliati e la neve era tantissima! I bimbi non vedevano l'ora di giocare fuori e così poco dopo siamo usciti, Francesco con la pala, e noi con il bob.
Ad un certo punto Francesco rientra perché sudato, ma noi continuiamo a giocare ed ecco la prima scossa.. i vicini iniziano ad urlare io per nn spaventare i bimbi continuo a farli scendere con il bob. Poi il piccoletto prende un piccio che assolutamente voleva rientrare a casa, entriamo ci svestiamo, i bimbi mangiano due cose ed ecco che mentre Francesco era tornato fuori con la pala un'altra forte scossa. Panico,i bimbi iniziano a piangere, prendo tutti e due e ci precipitiamo fuori senza scarpe senza cappotti, e continuava ancora a tremare, 
e a nevicare. Appena riusciti a liberare la macchina altra scossa e poco dopo siamo partiti. ripiombata nel 2009 in fuga verso la terra ferma con uno zainetto e questa volta pieno solo delle cose dei bimbi, mai avrei voluto che provassero quella sensazione di impotenza davanti allo scatenarsi della natura. Che bella serata quella di ieri e che bella casa che è la mia...ma oggi continua ancora a tremare e a nevicare. Persone intrappolate dalla neve e dal terremoto. Un'assurdità sopra l'altra:150 cm di neve e scosse sopra al 5.0 di magnitudo.
 E oggi spero il primo e l'ultimo post triste e malinconico, perché rivoglio la nostra tranquillità, perché non è possibile vivere così che per ogni rumore si salta sull'attenti, perché non voglio sentirei bimbi di 5 anni chiedere se il terremoto fa morti perché i bimbi non possono finire sotto le macerie, perché poi mi sono stufata di sentir parlare male degli abruzzesi, e mi sono stufata anche di sentirne parlar bene, o sentir il primo commentatore alla radio che dice che la colpa è nostra, che non sappiamo convivere con le calamità e magari in vita sua l'unica calamità è stata l'assenza di Wi-Fi  per 20 min. Abbiamo il diritto alla tranquillità. Notte a tutti a chi dormirà e a chi no..

1 commento:

  1. Potesse servire solo un profumato abbraccio, di quelli pieni di silenzio e parole. Le tue foto raccontano, come anche la tremenda realtà delle tue parole. Nella distanza di due perfetti sconosciuti, ti regalo il calore del mio pensiero, del mio abbraccio. Siete forti, tanto.
    Martina

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