martedì 26 aprile 2016

GIORNATE MILANESI (PARTE I)

Finalmente trovo un po' di tempo per scrivere dopo tre giorni di salone e soprattutto fuorisalone del mobile ...cosa rimane (a parte mille brochure) cosa mi ha colpito? perchè tutta questa voglia di vedere, toccare con mano oggetti, mobili, complementi?...sinceramente l'unica risposta che riesco a darmi è che mi emoziono davanti a opere d'arte, che siano quadri, installazioni, divani, lampade, poltrone, vi assicuro che quando intuisco quanta tecnologia, innovazione e genialità c'è dietro a tanta semplicità rimango senza parole e tutti i miei sensi sono catturati da ciò che ho davanti. Vabbè, bando ai sentimentalismi, in questo breve articolo voglio pubblicare, non tutto quello che ho fotografato (sarebbe troppo e vi farei due scatole incredibili), ma per il momento parlerò e vi mostrerò i big dell'illuminazione: Luceplan, FontanaArte, Flos, Foscarini, Artemide... vedendo le lampade di queste ditte più volte  ho pensato che si trattasse di pura poesia..
Stochastic di Daniel Rybaen
La sospensione di Daniel Rybakken per Luceplan è caratterizzata da una sorgente di luce a Led al centro della "nuvola" di sfere. Quindi la sorgente luminosa è nascosta  e la luce che ne esce è quella riflessa e rifratta. Ogni volta è diversa, da qui il nome Stochastic che indica un processo aleatorio, casuale proprio perché si ha una lampada diversa a seconda di come si compongono le sfere.
Mesh di Gomez Paz, Francisco
Questa lampada a sospensione, sempre di Luceplan, è del 2015 ed è nata attorno alla sperimentazione della potenzialità del LED. La struttura è composta da una rete di cavi metallici all'incrocio dei quali sono state posizionate le sorgenti LED.
Ma la "star" di Luceplan per il Fuorisalone 2016 è stata l'inimitabile lampada Costanza che celebra i suoi 30 anni, infatti venne disegnata nel 1986 da Paolo Rizzatto.
Sicuramente l'avrete vista mille volte: 


Costanza di Paolo Rizzatto
IO di Claesson Koivisto Rune
L'allestimento più interessante, secondo me ovviamente, oltre alle bellissime lampade presentate, è stato quello di FontanaArte (Corso Manforte 13) che ha deciso di presentare la nuova collezione in un'atmosfera da "Silver Factory" , il mitico studio di New York fondato da Andy Warhol negli anni Sessanta. L'allestimento è stato pensato e progettato dallo studio CalviBrambilla.
Flex di Karim Rashid del 2015
FontanaArte, Corso Manforte 13

Pinecone di Paola Navone
Lampada da sospensione e di appoggio disegnata da Paola Navone per FontanaArte, caratterizzata da un diffusore in vetro soffiato, prodotto mediante l'antica tecnica del vetro soffiato ingabbiato.
Le lampade di Flos sono state presentate in due modi: come dipinti dentro nicchie con cornici in legno all'esterno,  o come sculture appoggiate a terra o posizionati su piedistalli. E' stato come entrare dentro una galleria d'arte e assaporare questi capolavori fatti di materia e luce.
Serena di Patricia Urquiola
Devo ammettere che Patricia Urquiola e Paola Navone non ne sbagliano una, sono designer molto produttive e creative, le loro lampade sono spettacolari i loro divani ultra comodi e bellissimi, progettano di tutto: piastrelle, sanitari..tutto. In più sono donne! Evviva!! 
Questa la lampada da tavolo del 2015 si ispira al mondo vegetale: il diffusore è a forma di foglia arrotolata, mentre la fonte luminosa a LED ricorda il pistillo di un fiore. Serena è di FLOS
Taccia Small dei Fratelli Castiglioni, 1962
L'allestimento di Foscarini simpatico,colorato e geometrico come le lampade proposte all'interno.
Allestimento Foscarini

Lampada a sospensione Big Bang, nuova versione a LED, progettata da Enrico Franzolini con Vicente Garcia.


Spokes di Garcia Cumini si ispira alle antiche lanterne orientali e dalle domestiche voliere, per la realizzazione prende spunto dai raggi delle biciclette, da qui deriva anche il suo nome, quindi realizzata con tondini d'acciaio e ovviamente luce LED.
Incredibile ma non riesco a selezionare le più belle, le metterei tutte... quindi invito tutti voi a visitare i diversi siti per scoprire le altre sorprendenti creazioni.
Adesso passiamo a vedere le novità e non di Artemide:
BIG alphabet of light, luce continua e confortevole, non sono visibili ombre e non c'è abbagliamento, l'assorbimento dei materiali è minimo, la luce viene più volte riprocessata all'interno del corpo ma non va sprecata, la complessità tecnologica si traduce in una gestualità elementare.
Big di Bjarke Ingels Group
Pipe di Herzog & De Meuron, 2002
Decomposè di Atelier Oi
Bellissima lampada in alluminio anodizzato di Danese Milano “La proiezione della luce è scomposta su ogni anello, i suoi raggi prendono vita in un balletto scenico, fatto di ombre circolanti intorno al suo cuore centrale.“
Con la Decomposè concludo questo lungo articolo sperando di avervi fatto venire la curiosità di conoscere il meraviglioso mondo dell'illuminazione. 
A presto!!!!