Se uno ci pensa, e si ferma un
attimo, scoprirà che vive in perenne stato di crisi.. in latino era crisis –decisione, scelta- poiché siamo in continuo movimento, il
cambiamento è sempre in agguato e chi non lo vede è troppo legato ad un’idea di
sé che non porta alla crescita individuale. Io sto sempre in crisi, crisi nel
rapporto di coppia, crisi nei gusti, crisi lavorative, quindi in crisi con me
stessa. Perché oggi ho deciso di
rompervi le balle su questa storia della crisi? Ahah perché ho deciso ed ho
scelto di occuparmi sempre del blog ma non so come farlo, in modo diverso, sicuramente,
o non farlo proprio…
Le cose a cui penso ultimamente
sono tante e a volte mi risulta anche difficile metterle in fila per esaminarle
una ad una. Innanzi tutto sono impegnata a finire i miei lavori come studio di
architettura, i lavori iniziati, e magari iniziarli altri diversi, basta con
queste pratiche del sisma 2009, 2016 2017 nuovo terremoto, vecchio terremoto non
ci si capisce più nulla e intanto il terremoto? Non si sentono più scosse e forse
sono solo io che sono paranoica e abituata ai vari “tritticamenti”, ma vi
assicuro che la cosa mi spaventa: allora quando convivi con questa
calamità naturale se c’è è terribile e
se non c’è pensi che arriverà una botta incredibile… possiamo mettere il numero
1 a terremoto e lavori del terremoto.
Num 2. La famiglia.. ma quanto è
difficile portare avanti un rapporto di coppia con entusiasmo, allegria e amore
quando vivi anni di stress dovuti a notti insonni, e ad una certa crescita che
ti impone l’esser diventato genitore!? Mi analizzo, mi guardo dentro e penso
che forse è una cosa veramente troppo grande o meglio, per grandi, prendersi
queste responsabilità.. non lo sono grande, forse non lo è nessuno, si cresce
così e si impara con loro, e mentre ci si impegna e ci si sofferma molto su
questo nuovo status, si perde di vista la coppia, il cuore che ha generato il
tutto, ogni tanto ci si riconosce e poi ancora presi e spinti
dalle onde a finire le giornate stanchi morti con la bavetta sul divano senza
voglia di chiacchierare… quante cose da dire al riguardo… si aprono mondi, un
tema come questo preso da chi nella vita si è fatto molte più domande di me. Ho
provato a trovare risposte nei libri mi hanno fatto riflettere molto Tolstoj,
Goethe, e tutti i grandi scrittori che fino ad oggi hanno accompagnato il
cammino del mio pensiero, forse l’ultimo libro letto è quello che più mi
risuona nella testa: si tratta di “sonata a Kreutzer” di Tolstoj… non voglio
raccontarvi la trama del libro ma faccio delle riflessioni che la storia ha scatenato
in me. Semplifico e dico che se la vita avesse un fine, raggiunto lo stesso, si dovrebbe morire ma così non
è, e se il fine è l’amore perché lo si raggiunge attraverso un atto che Tolstoj definisce perverso ( atto sessuale) che tra l’altro porta ad avere figli, visti
da lui come un problema per la coppia e per gli individui ( fondamentalmente il
problema è come viene vista la donna dalla società cosa che dall’800 ad oggi non
è cambiato granché) .. non è perverso dal mio punto di vista, ma può portare a
perversione e porta sicuramente a quella fase dell’innamoramento iniziale, a
sceglierci, e anche qui una riflessione la si dovrebbe fare proprio sulla
capacità che abbiamo nello sceglierci, complici gli odori? Il feromone? compatibilità
psichiche e di anomalie psichiche?.Quanto siamo capaci con l’avanzare dell’età
con l’avanzare del rapporto, capire ed accettare che le cose si trasformano e
anche quelle farfalle nello stomaco prima o poi verranno espulse (ahahah
scusate queste farfalle sono di facile battuta) e sostituite da altro, che sia
stima, abitudine, “amore” o semplicemente bisogno del proprio compagno perché lo
adoriamo aduliamo lo vediamo come l’uomo più intelligente e sensibile del
mondo.. ma quanto può essere considerato normale questo? ho sempre cercato
qualcuno che mi criticasse e da criticare con dei difetti che potessero essere
compatibili con i miei più che dei pregi compatibili con i miei che non ne ho (😄come dice un mio carissimo amico “il numero dei tuoi difetti è sempre
più alto..non finirai mai di stupirmi!” Andrea sei fantastico!!) visto che è tempo di Lagom, delll’Hygge
e delle varie ricette per essere felici, anch’io voglio dire la mia: è la
filosofia del FACILE 😁 e il motto è questo “se non puoi renderti la vita felice
renditela facile" e sarà anche felice… o no?!? Francesco è molto bravo nel
rendermela facile.
Mamma se leggi il post non ti preoccupare tutto come sempre 😄😉
Punto 3 un’altra volta che per
parlare dell’1 e 2 e nemmeno in modo esaustivo praticamente è volata una
mattinata intera!
A prestooo
Poiché i post lunghi non li legge nessuno ecco qualche foto e musica!!
Foto del CPH studio hotel. tutto arredato HAY vicino all'aeroporto e al mare, ha anche camere con cucina, che per una che soffre di intolleranze alimentari come la sottoscritta, è l'ideale..
Foto : Roberta Salerni
Ah Venerdì black friday... se volete stampare foto vi consiglio TONKI se volete acquistare lana WE ARE KNITTERS ...ciaooo