giovedì 23 novembre 2017

RIS POST

Se uno ci pensa, e si ferma un attimo, scoprirà che vive in perenne stato di crisi..  in latino era crisis –decisione, scelta-  poiché siamo in continuo movimento, il cambiamento è sempre in agguato e chi non lo vede è troppo legato ad un’idea di sé che non porta alla crescita individuale. Io sto sempre in crisi, crisi nel rapporto di coppia, crisi nei gusti, crisi lavorative, quindi in crisi con me stessa.  Perché oggi ho deciso di rompervi le balle su questa storia della crisi? Ahah perché ho deciso ed ho scelto di occuparmi sempre del blog ma non so come farlo, in modo diverso, sicuramente, o non farlo proprio…
Le cose a cui penso ultimamente sono tante e a volte mi risulta anche difficile metterle in fila per esaminarle una ad una. Innanzi tutto sono impegnata a finire i miei lavori come studio di architettura, i lavori iniziati, e magari iniziarli altri diversi, basta con queste pratiche del sisma 2009, 2016 2017 nuovo terremoto, vecchio terremoto non ci si capisce più nulla e intanto il terremoto? Non si sentono più scosse e forse sono solo io che sono paranoica e abituata ai vari “tritticamenti”, ma vi assicuro che la cosa mi spaventa: allora quando convivi con questa calamità  naturale se c’è è terribile e se non c’è pensi che arriverà una botta incredibile… possiamo mettere il numero 1 a terremoto e lavori del terremoto.
Num 2. La famiglia.. ma quanto è difficile portare avanti un rapporto di coppia con entusiasmo, allegria e amore quando vivi anni di stress dovuti a notti insonni, e ad una certa crescita che ti impone l’esser diventato genitore!? Mi analizzo, mi guardo dentro e penso che forse è una cosa veramente troppo grande o meglio, per grandi, prendersi queste responsabilità.. non lo sono grande, forse non lo è nessuno, si cresce così e si impara con loro, e mentre ci si impegna e ci si sofferma molto su questo nuovo status, si perde di vista la coppia, il cuore che ha generato il tutto, ogni tanto ci si riconosce e poi ancora presi e spinti dalle onde a finire le giornate stanchi morti con la bavetta sul divano senza voglia di chiacchierare… quante cose da dire al riguardo… si aprono mondi, un tema come questo preso da chi nella vita si è fatto molte più domande di me. Ho provato a trovare risposte nei libri mi hanno fatto riflettere molto Tolstoj, Goethe, e tutti i grandi scrittori che fino ad oggi hanno accompagnato il cammino del mio pensiero, forse l’ultimo libro letto è quello che più mi risuona nella testa: si tratta di “sonata a Kreutzer” di Tolstoj… non voglio raccontarvi la trama del libro ma faccio delle riflessioni che la storia ha scatenato in me. Semplifico e dico che se la vita avesse un fine, raggiunto lo stesso, si dovrebbe morire ma così non è, e se il fine è l’amore perché lo si raggiunge attraverso un atto che Tolstoj definisce perverso ( atto sessuale) che tra l’altro porta ad avere figli, visti da lui come un problema per la coppia e per gli individui ( fondamentalmente il problema è come viene vista la donna dalla società cosa che dall’800 ad oggi non è cambiato granché) .. non è perverso dal mio punto di vista, ma può portare a perversione e porta sicuramente a quella fase dell’innamoramento iniziale, a sceglierci, e anche qui una riflessione la si dovrebbe fare proprio sulla capacità che abbiamo nello sceglierci, complici gli odori? Il feromone? compatibilità psichiche e di anomalie psichiche?.Quanto siamo capaci con l’avanzare dell’età con l’avanzare del rapporto,  capire  ed accettare che le cose si trasformano e anche quelle farfalle nello stomaco prima o poi verranno espulse (ahahah scusate queste farfalle sono di facile battuta) e sostituite da altro, che sia stima, abitudine, “amore” o semplicemente bisogno del proprio compagno perché lo adoriamo aduliamo lo vediamo come l’uomo più intelligente e sensibile del mondo.. ma quanto può essere considerato normale questo? ho sempre cercato qualcuno che mi criticasse e da criticare con dei difetti che potessero essere compatibili con i miei più che dei pregi compatibili con i miei che non ne ho (😄come dice un mio carissimo amico “il numero dei tuoi difetti è sempre più alto..non finirai mai di stupirmi!” Andrea sei fantastico!!) visto che è tempo di Lagom, delll’Hygge e delle varie ricette per essere felici, anch’io voglio dire la mia: è la filosofia del FACILE 😁 e il motto è questo “se non puoi renderti la vita felice renditela facile" e sarà anche felice… o no?!? Francesco è molto bravo nel rendermela facile. 
Mamma se leggi il post non ti preoccupare tutto come sempre 😄😉

Punto 3 un’altra volta che per parlare dell’1 e 2 e nemmeno in modo esaustivo praticamente è volata una mattinata intera!

A prestooo

Poiché i post lunghi non li legge nessuno ecco qualche foto e musica!!
Foto del CPH studio hotel. tutto arredato HAY vicino all'aeroporto e al mare, ha anche  camere con cucina, che per una che soffre di intolleranze alimentari come la sottoscritta, è l'ideale..

Foto : Roberta Salerni

Ah Venerdì black friday... se volete stampare foto vi consiglio TONKI se volete acquistare lana WE ARE KNITTERS ...ciaooo



2 commenti:

  1. Roby ciao! Che casino con sti numeri 1 e 2! Tanta solidarietà e stima...sei proprio un vulcano!e non lo chiudere il blog... un abbraccio!

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    1. bella bella bella! grazie Marta mi fai commuovere.. un abbraccio a te e spero di rivederti presto ( che non è una frase di circostanza, lo voglio veramente!)

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